Per noi popolo della globalizzazione, il termine bottega ha già un sapore retrò. Se poi a gestirla, sono quattro sorelle alla fine dell’Ottocento, il libro diventa un romanzo pioneristico.
Oggi come oggi non siamo più abituati a recarci nelle botteghe per affidarci ai professionisti, ma afferriamo dagli scaffali, senza intermediari, ciò che il prezzo inferiore decreta come il miglior prodotto per le nostre tasche.
Ne “La storia di una bottega” possiamo aprire un portoncino su un piccolo studio fotografico, su paesaggi inglesi, su usi e costumi del periodo, sulla vita di quattro donne che cercano , guidate dall’intuito e da persone fidate, di continuare ad esserci nella loro essenza, senza dover scendere a compromessi.
Gertrude, Phyllis, Fanny e Lucy. Temperamenti e attitudini diverse, oltre il Tempo.
Taffetà
Broccato
Pizzo Chantilly
La moda del periodo
Ti voleva così.
Tu sei invece,
sfrontata
cocciuta
dallo stivaletto maschile
Sotto le tonde gonne,
per portarti al mondo
Nuova.
Quattro donne ,
Quattro sorelle
che salvano la loro anima
guidate dalle sacre parole
che non per forza sono di divina natura.
Legar con uomini gli intenti
Affidarsi al loro naso
Per , cominciar con
Natural tensione
La fotografa professione
Mai nessuna si chiede
Troppo,
Tutto avviene
In fluidità
Senza chiedersi che senso ha.
In un’epoca che le vuole nel buio
Madri, vedove e ligie al dovere.
Cristiane,
con rosario
Sul comodino,
Prive di sensi e piaceri
Loro
Le quattro
Lorimer
Sotto le campane nere
Del lutto
Portano già il futuro.
Per chi ama le atmosfere de LE PICCOLE DONNE, le sconfinate brughiere inglesi e le pioniere di fine secolo.
La Storia di una bottega, Amy Levy, Jo March Edizioni.